E' stato presentato al CES 2009 di Las Vegas insieme a Pal Pree, il nuovo sistema operativo di Palm, battezzato webOS che come si può intuire dal nome punterà molto sulla connettività in Rete.
Il nuovo sistema operativo utilizza le stesse tecnologie standard che si trovano alla base del Web, tra le quali HTML5, JavaScript e CSS. Tutte le applicazioni che girano su webOS sono infatti scritte utilizzando codice HTML e JavaScript.
Si tratta di una piattaforma completamente nuova, fondata su una versione embedded del kernel Linux e alcune delle tecnologie chiave del World Wide Web Consortium.
Il framework di visualizzazione dei contenuti Web adottato da Palm si basa su Web Kit, lo stesso componente open source alla base di Safari. WebOS può di fatto essere visto come una sorta di web browser che implementa, oltre ad un proprio kernel, un avanzato sistema di gestione della memoria.
L'interfaccia di webOS, come i iPhone e Android, è stata progettata per essere usata con il solo ausilio delle dita.
La vera novità dell'interfaccia di webOS è però rappresentata dalla vista delle applicazioni , richiamabile con l'unico tasto hardware presente sotto lo schermo: questa vista permette di scorrere le finestre delle applicazioni in senso orizzontale, ed eventualmente di cambiarne l'ordine all'interno della sequenza o di chiuderle.
Stando a quanto mostrato da Palm, è possibile passare da un'applicazione all'altra in modo praticamente istantaneo e senza interromperne i processi.
L'integrazione del nuovo sistema operativo di Palm con il Web è senza dubbio di livello superiore a quanto fin qui visto nei sistemi operativi concorrenti. Le applicazioni di webOS possono comportarsi da programmi desktop e web application allo stesso tempo, funzionando nella maggior parte dei casi sia online che offline.
Inoltre grazie a una funzione chiamata Sinergy, webOS è in grado di aggregare in modo trasparente all'utilizzatore informazioni locali e remote: ad esempio, la rubrica può mostrare in una sola vista anche i contatti di Facebook e di altri noti social network, mentre il PIM è in grado di mostrare i messaggi provenienti da Gmail e gli appuntamenti creati con GCalendar.
Da non dimenticare la ricerca "universale", che permette di cercare una parola chiave non soltanto tra i file e i contenuti presenti sul dispositivo, ma anche su servizi online quali Google, Google Maps e Wikipedia.
Naturalmente in webOS non può mancare un browser web che sembra sfigurare nei confronti di Safari per iPhone o di altri browser mobili di ultima generazione.