Htc G1 con piattaforma Android arriva in Europa
T-Mobile fa sbarcare l'Htc G1 in Europa continentale: lo smartphone con la piattaforma di Google Android. I primi Stati Europei in cui sarà in vendità saranno l'Olanda, Repubblica Ceca e Austria tra pochi giorni, subito dopo Germania e Polonia. Da pochi mesi lo smartphone era disponibile per il mercato USA e UK. L'Htc G1, sarà venduto a 1 euro e con un contratto di vincolo di 24mesi, quando negli Usa ci vogliono ben 179 dollari. L'Htc G1 è equipaggiato con Gps e Google Maps, Umts, Bluetooth e Wi-Fi; è dotato di un touchscreen da 3,2 pollici (480x320 pixel) che ruota rivelando una tastiera Qwerty completa, in più una fotocamera da 3,2 Mpixel.
Per l'Italia ancora non si conosce il destino di Android, ma si parla di un possibile accordo con Tim, che è già membro del consorzio Freemove Alliance e della Open Handset Alliance che comprende provider telefonici e aziende produttrici impegnate nello sviluppo di Android. Tuttavia su Android ha anche gli occhi Vodafone, anche questa della Open Handset Alliance. Le previsioni dicono che per l'estate anche in Italia arriverà il Googlephone.
Italia.info = Italia.it + 10 milioni di euro
Firmato il Protocollo d'intesa dal Sottosegretario di Stato con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta. Italia.it, peraltro già ribattezzato Italia.info in ottemperanza alle scelte compiute da altri paesi comunitari, risorge con un iniezione di 10 milioni di euro.
Il portale italia costò, per mai funzionare 45 milioni di euro alla collettività, sparito in maniera silenziosa dalla rete.
I 10 milioni di euro saranno utilizzati per la riprogettazione del portale, per dare spunto all’avvio di attività come la definizione degli obiettivi, la valutazione del possibile riutilizzo di contenuti tecnologici o informativi presenti nella precedente realizzazione. E serviranno a finanziare i lavori di controllo e monitoraggio di cui si occuperà il comitato di sei membri che vigilerà su quanto Brambilla ha definito un «… portale di seconda generazione che possa far conoscere l’Italia, diffondendone il marchio e le eccellenze, rendendolo accessibile ai flussi turistici internazionali nel modo più semplice e immediato».
Il portale italia costò, per mai funzionare 45 milioni di euro alla collettività, sparito in maniera silenziosa dalla rete.
I 10 milioni di euro saranno utilizzati per la riprogettazione del portale, per dare spunto all’avvio di attività come la definizione degli obiettivi, la valutazione del possibile riutilizzo di contenuti tecnologici o informativi presenti nella precedente realizzazione. E serviranno a finanziare i lavori di controllo e monitoraggio di cui si occuperà il comitato di sei membri che vigilerà su quanto Brambilla ha definito un «… portale di seconda generazione che possa far conoscere l’Italia, diffondendone il marchio e le eccellenze, rendendolo accessibile ai flussi turistici internazionali nel modo più semplice e immediato».
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